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Romanzi rosa: sì o no?

Quando si parla del più e del meno con amici o conoscenti quasi sempre si finisce per parlare delle proprie passioni e – per quanto mi riguarda – mi piace confrontarmi su tante cose, tra cui i libri che ho letto o meno. Premetto che nell’ultimo anno ho letto davvero pochissimo (e di questo soffro) ma, secondo me, un lettore non si valuta in base a quanti libri legge… e soprattutto non si giudica sulla base di CIO’ che legge.
Spesso, però, mi è capitato che la persona che avevo di fronte storcesse il naso perché avevo appena “osato” dire che mi piacciono i ROMANZI ROSA.
VADE RETRO SATANA! Manco avessi fatto una fattura con la bambolina Voodoo.
Quell’alzata di sopracciglio completamente snob che si piazza in mezzo al viso della gente davvero non la sopporto. Ma dico, nel 2019, possibile che bisogna essere giudicati ANCHE su ciò che leggiamo? Come se la società odierna non ci mettesse già il suo con “magra, bella e alla moda” e tutto il pippone annesso… ma questa è un’altra storia e sorvoliamo «Che è meglio!» come direbbe il puffo Quattrocchi.
Mi piacciono i romanzi rosa. Qual è il problema? E ve lo dico io qual è il problema. È che i romanzi rosa non sono considerati ROMANZI bensì pagine e pagine scritte da donne frustrate e maliziose. Esiste questo taboo letterario, se così vogliamo chiamarlo, che istiga la gente a pensare che le autrici siano tutte assatanate di sesso e le lettrici peggio di loro. Vi posso, invece, assicurare che i romanzi rosa che ho letto FIERAMENTE fino ad oggi non mi hanno mai dato l’impressione di leggere un libro vietato ai minori di 18 anni.
E anzi, vi dirò: il 2018 per me è stato un anno molto particolare – fatto di tanti bassi e pochi alti – tant’è che ho dovuto accantonare le mie passioni per un lungo periodo, prima fra tutte la lettura. Non riuscivo a prendere più un libro in mano senza abbandonarlo dopo tre pagine; avevo un blocco interiore che non mi faceva appassionare a nessuna storia nuova. E sapete come mi sono sbloccata? Proprio con un romanzo rosa.
Sarà che avevo bisogno di una storia romantica ma al tempo stesso divertente, o semplicemente avevo bisogno di una storia che si focalizzasse sulla vita vera; perché, fateci caso, i romanzi rosa non raccontano mai vicende assurde e impensabili ma sempre fatti reali che sono capitati a tutti, o che potrebbero capitare.
Ecco, avevo bisogno di EMPATIA. È questa la parola giusta.

Il nocciolo della questione, però, credo sia un altro: le persone sono talmente assuefatte dall’apparire che perdono la percezione dell’essere. Ricordo che quando conclusi le scuole medie la nostra professoressa di Italiano regalò a ciascuno di noi un quadretto con sfondo azzurro, su cui aveva personalmente scritto a penna stilografica quello che secondo lei poteva essere il motto della nostra vita. A me capitò “Che sia questo il motto della tua vita: essere e non apparire”. Lì per lì la ringraziai ma non capii il vero significato di quelle parole; quel quadretto è stato appeso nella mia cameretta per diversi anni e, soltanto crescendo, l’ho riletto con dovizia di significato e ne ho colto ciò che la mia professoressa voleva augurarmi. Ecco, io cerco di essere sempre una persona migliore, una figlia migliore, una fidanzata migliore, un’amica migliore… a volte sbaglio, a volte resto delusa, a volte sono cattiva, ma non appaio mai per quella che non sono. E io, di certo, non sono il tipo che si mette a giudicare le persone per ciò che leggono: ti piace Fabio Volo? Ok! Io non lo leggerei nemmeno sotto tortura ma, diamine, il mondo è bello perché è vario. Ti piacciono i manga? Perfetto, leggili con piacere! Ti piacciono i libri erotici? Leggili! Ti piacciono i libri storici? LEGGI! LEGGI E BASTA.
Leggere allunga la vita, ci apre la mente, ci allontana dal tunnel dell’ignoranza… perché è di questo che si parla: la superbia e l’ignoranza che fanno parlare le persone, la mancanza di empatia, il voler apparire COLTI solo perché si è letto Dostoevskij e far sembrare idiota chi legge, invece, Sophie Kinsella.
Non demoralizzatevi MAI sei qualcuno si permette di giudicare le vostre letture: ognuno è liberissimo di leggere ciò che vuole e ciò che lo fa stare bene. Tutto il resto, come diceva Califano, è noia!

Quindi, VIVA I ROMANZI!
ROSA, STORICI, FANTASY, HORROR, EROTICI, SOCIALI…e chi più ne ha, più ne metta! Ma soprattutto fanculo a tutti quelli che considerano le nostre letture di serie B!