Le Illustrastorie

Il calendario solare: Tramonto 🌆

La superficie del lago era appena increspata e alcune foglie rotolavano leggere sulla riva; la temperatura era diminuita e una calda sciarpa avvolgeva il lungo collo di Tramonto. Si sistemò gli occhiali e tirò su col naso e nonostante il raffreddore, si sedette sulla panchina di legno che si trovava sulla sponda ovest dello specchio d’acqua. Tramonto era riflessivo e pacato, dolce e gentile, benvoluto e attento. Stare in riva al lago gli schiariva le idee, anche quelle più difficili da elaborare: gli bastava sedersi lì ad osservare tutto ciò che lo circondava, tutto ciò che succedeva, e sentiva la mente libera. Tramonto era anche un po’ ombroso ma sempre affidabile, un buon confidente per gli amici ma un’amara scoperta per i nemici: ebbene, sotto quell’aura rosea ed eterea si nascondeva l’oscurità. Quell’oscurità assopita che, alimentata poco a poco, poteva saltar fuori da un momento all’altro. Tramonto era così: dolce e spietato allo stesso tempo.

© Nicoletta Froechlich

© Rosa Ingenito